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العنوان
Studio linguistico della traduzione
di Ahmed Alsamey de “Il nome della rosa” di Umberto Eco \
المؤلف
Elramly, May Ayman Mahmoud.
هيئة الاعداد
باحث / مي أيمن محمود الرملي
مشرف / داليا جمال أبو العنين
مشرف / نجوى عمر كامل
مناقش / داليا جمال أبو العنين
تاريخ النشر
2021.
عدد الصفحات
298 p. ;
اللغة
الإيطالية
الدرجة
ماجستير
التخصص
الآداب والعلوم الإنسانية
تاريخ الإجازة
1/1/2021
مكان الإجازة
جامعة عين شمس - كلية الألسن - اللغة الإيطالية
الفهرس
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Abstract

La presente tesi mira a analizzare la traduzione araba de “Il nome della rosa” (1997) di Umberto Eco. Per poter valutare la qualità della traduzione di Ahmed Alsamey (2013), ho applicato il modello della studiosa tedesca Juliane House “Translation Quality Assessment” (2015).
La tesi si articola in tre capitoli. L’introduzione della tesi presenta un’idea generale del romanzo e della sua traduzione, oltre alla motivazione della mia scelta e il contenuto di ogni capitolo. Nel primo capitolo, cominciamo con i temi principali del romanzo (§1.1.) per riconoscere i vari contesti ed elementi da considerare durante l’analisi della traduzione, poi trattiamo alcuni concetti principali della traduttologia e le tecniche traduttive ricorrenti nella traduzione dell’opera (§1.2.), partendo dalla definizione della traduzione, dei Translation Studies e dell’equivalenza con la presentazione dettagliata del modello analitico di Juliane House (§1.3.). Successivamente, ne svolgiamo l’applicazione sul romanzo a quattro livelli (genere- registro- lingua e testo- funzioni del testo (§1.4.).
Nel secondo capitolo, viene delineato il profilo del testo d’arrivo secondo il modello di House, su livello di registro (§2.1.), di genere (§2.2.) e di funzioni del testo (§2.3.), con attenzione particolare alle scelte lessicali del traduttore e quanto siano precise ed efficaci nel trasmettere il significato, soprattutto per quanto riguarda i termini culturali, arcaici e religiosi.
Nel terzo capitolo è svolto un paragone tra i due profili, per mettere in risalto le divergenze del registro (§3.1.), soprattutto del linguaggio peculiare di uno dei personaggi, Salvatore, più coeso nel testo d’arrivo (§3.1.1.), e del lessico che non garantisce sempre la stessa efficacia e precisione del testo di partenza (§3.2.). Inoltre, sono state esaminate le omissioni di qualche parte del testo di partenza, il che cambia a volte il significato (§3.3.). Infine, arriviamo alle conclusioni che riguardano la qualità della traduzione e le prospettive di ricerca in futuro.
In base all’analisi svolta della qualità della traduzione de “Il nome della rosa”, secondo il modello di Juliane House, troviamo che il traduttore è ricorso alla traduzione overt per mantenere il gusto letterario del testo di partenza. Sul livello lessicale, alcune divergenze potevano essere evitate con l’aiuto di un prete arabo. Per alcuni termini culturali, il traduttore ha usato la generalizzazione e la sostituzione, oltre all’omissione. Sul livello di genere e registro, le divergenze sono comunque accettabili nel nuovo contesto del metatesto. In conclusione, la traduzione overt risulta la scelta più conveniente al romanzo caratterizzato da un contesto socioculturale particolare.