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العنوان
La semiologia del cibo in “Casalinghitudine”e “Passami il sale” di Clara Sereni:
المؤلف
Mowafy, Marwa ElSaïd Mohamed.
هيئة الاعداد
باحث / Marwa ElSaïd Mohamed Mowafy
مشرف / Suhaima Selim Saleh
مشرف / Nermin Wagih Hakim
مناقش / Nermin Wagih Hakim
تاريخ النشر
2017.
عدد الصفحات
269p. :
اللغة
الإيطالية
الدرجة
الدكتوراه
التخصص
الأدب والنظرية الأدبية
تاريخ الإجازة
1/1/2017
مكان الإجازة
جامعة عين شمس - كلية الألسن - اللغة الايطالية
الفهرس
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Abstract

ABSTRACT
Questa tesi si propone di analizzare l’inserimento del cibo
nell’affascinante ambito della narrazione letteraria e la sua
pregnante rilevanza ai fini dell’interpretazione di un testo. A
questo proposito la lettura del cibo è uno strumento euristico
indispensabile, in quanto aiuta a ritagliare una striscia cospicua
di tessuto verbale che permette un’analisi critica in profondità,
metonimica e metaforica, riferibile all’intero testo.
Di qui mi è venuta l’idea di adottare la metafora del
cibo come privilegiato strumento d’indagine, nel tentativo di
operare una sintetica rilettura della narrativa di Clara Sereni.
Importante in tutti i suoi libri è la ricerca dell’identità,
che non è mai affermazione di valori precostituiti bensì
esercizio di esperienza, esplorazione ai confini, curiosità
creativa, lotta per l’autonomia. La memoria si innesta sulla vita
quotidiana, sugli oggetti e sulle pratiche familiari, si misura
negli spazi della casa. Il cibo e la cucina hanno un ruolo
fondamentale e costante in tutte le sue opere, divengono quasi
il motore simbolico dell’immaginario. L’intervento si sofferma
soprattutto su due opere di Clara Sereni: Casalinghitudine
(1987) e Passami il sale (2002), anche se si fa riferimento alle
tappe fondamentali di Manicomio primavera (1989), Il gioco
dei regni (1993), Eppure (1995), Le merendanze (2004), e ad
altri scritti.